Perché donare
Perché donare il sangue?
Il diritto alla vita ed alla tutela della salute sono princìpi fondamentali di ogni società civile: a garantirli sono impegnati uomini e scienza. In molti casi questa garanzia dipende dalla disponibilità di sangue umano o di suoi componenti. L’offerta per le persone sensibili, coscienti e solidali non può essere che donazione. Il volontariato della donazione di sangue
si qualifica fra tutte le forme di volontariato per la capacità di garantire con la propria disponibilità fisica l’integrità fisica degli altri.
C’è chi dice che non vi sia nulla di più bello di questo gesto spontaneo e generoso. Sì, perché il donatore è completamente disinteressato; non
chiede neppure a chi andrà il suo dono, conscio che, comunque, servirà a ridare la vita, a restituire il sorriso di un bambino, alla gioia dei genitori.
Diventa donatore
Il sangue è un elemento vitale che raggiunge tutte le cellule del corpo
umano, portandovi ossigeno e nutrimento.
Numerosissime sono le persone che debbono la vita ad una o più
donazioni.
Infiniti sono i casi nei quali il sangue è assolutamente necessario e
determinante per la guarigione o la sopravvivenza dei pazienti (per
esempio: i traumatizzati gravi, i grandi ustionati, i casi di incompatibilità
materno-fetali, i microcitemici gravi e tanti, tanti altri).
Il sangue non può essere sostituito con medicamenti o soluzioni
fisiologiche né, tantomeno, può essere prodotto in laboratorio. Soltanto
la generosità di tante persone riesce a salvare delle vite che, diversamente,
sarebbero perdute.
Servono 40.000 unità di sangue intero per ogni milione di abitanti.
In totale sono necessarie circa 2.300.000 unità di sangue intero e 1.077.000 litri di plasma all’anno perché il nostro Paese disponga di quanto occorre.
Se ogni persona in grado di donarlo contribuisse anche con una minima quantità di sangue in un anno, tutti i problemi sarebbero risolti.
Donare il sangue. No rischi, si vantaggi
Come già specificato, i controlli sui donatori sono molto accurati, al fine di evitare prelievi a persone che non sono nelle migliori condizioni fisiche.
La quantità di sangue che viene prelevata è molto limitata e viene ricostituita in pochi giorni dall’organismo.
Inoltre, diventare un donatore periodico – cioè sottoporsi a prelievo, almeno un paio di volte l’anno – offre molti vantaggi, perché
il donatore ed il suo sangue vengono frequentemente controllati; offrendo l’opportunità
di cogliere molte malattie al loro insorgere.
Aumentare il numero dei donatori periodici è l’unico sistema per evitare la speculazione o il rischio di contagio.
L’unico modo per ottenere sangue, emoderivati (medicine salvavita realizzate col sangue) e trasfusioni sicure è quello di raccoglierlo qui, nel nostro Paese, nel pieno rispetto della legge e della sicurezza, affidandosi alle associazioni di volontariato riconosciute e sostenute dal Ministero
della Sanità , così cancellando sia la donazione occasionale (di per sè fonte di più alto rischio infettivo) sia la dipendenza dall’importazione che tuttora si mantiene per una quota rilevante del plasma occorrente.